A questi pazienti simpaticamente risponderei sempre: “Menomale che ce l’ha!”
Fortunatamente, tutti abbiamo una colonna cervicale che sostiene il peso della nostra testa.
Per “cervicale” si intende la porzione di colonna vertebrale composta dalle prime 7 vertebre.
Nel linguaggio comune, questa parola ha sostituito quella che si riferisce al dolore percepito nella regione del collo: CERVICALGIA.
Purtroppo questo è un disturbo molto comune e affligge una buona parte di popolazione soprattutto nel mondo occidentale.
Le cause sono varie e non sempre riconducibili ad una singola struttura: anche questa condizione è da considerare a livello multifattoriale.
In alcune situazioni può essere secondaria ad un problema muscolo-scheletrico (contrattura, danno del disco intervertebrale come protrusioni, ernie) oppure situazioni più severe (fratture, patologie reumatologiche, più raramente tumori).
Può esordire come episodio acuto, poi col tempo trasformarsi in patologia cronica: l’utilità della prevenzione si inserisce proprio in questo contesto.
Al giorno d’oggi purtroppo è una condizione molto comune anche nei giovanissimi, in alcuni casi già dall’età pediatrica: è un disturbo ovviamente molto legato ai nostri comportamenti posturali.
La sedentarietà e l’utilizzo precocissimo di strumenti elettronici, soprattutto il cellulare, per i quali bisogna mantenere costantemente lo sguardo “basso” portano ad un progressivo sovraccarico delle strutture articolari e muscolari, con l’inevitabile insorgenza di dolore.
Per chi già soffre di questo problema, dopo una diagnosi medica, il percorso più corretto è quello di affidarsi ad un Fisioterapista che sappia associare terapia manipolativa ed esercizio fisico.
In caso di insorgenza molto precoce, è necessaria un’attenta valutazione medica per escludere problematiche più gravi, successivamente il percorso migliore è quello che prevede più sport e movimento possibili, limitando a periodi di pochi minuti consecutivi l’utilizzo di cellulare e PC.