Con il termine tecnico Lombalgia si intende più comunemente il “mal di schiena” nella sua porzione lombare, sopra l’osso sacro.
È un disturbo molto comune, statisticamente circa il 40% della popolazione mondiale ne soffre almeno una volta nell’arco della vita. Inoltre è il motivo più frequente di assenteismo dal lavoro nel mondo occidentale.
La grande maggioranza dei casi va classificata come lombalgia aspecifica, in cui non è possibile identificare una struttura o una causa certa del dolore nella zona lombare.
In altre situazioni può essere secondaria ad un problema muscolo-scheletrico (contrattura, danno del disco intervertebrale come protrusioni, ernie) oppure situazioni più severe (fratture, patologie reumatologiche, tumori ossei). Ulteriori condizioni sfavorevoli sono la gravidanza per le donne; il sovraccarico muscolare e/o articolare per gli atleti; alcuni disturbi ad organi e visceri (es. colon irritabile, stitichezza, dolori mestruali, …).
La diagnosi corretta è fondamentale per dare al paziente le cure di cui necessita, perciò in base all’anamnesi e attraverso specifici test clinici è possibile discriminare quando indirizzare ad uno specialista e ad eventuali esami strumentali.
A livello Fisioterapico ed Osteopatico il trattamento migliore per un paziente lombalgico è quello che prevede l’associazione di terapia manuale ed esercizio specifico.
Tra le cause più frequenti per questo disturbo troviamo sicuramente la sedentarietà, perciò l’esercizio fisico diventa un’arma vincente in questi casi.